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Un consiglio per la pausa pranzo light: scegliere la carne bianca

La festa dei lavoratori è già alle spalle, ma i lavoratori vanno “celebrati” tutti i giorni. Come? Con un pranzo di lavoro all’altezza. La pausa pranzo è infatti il momento che spezza la giornata lavorativa in cui si condividono i momenti di convivialità con i colleghi e si ricaricano le batterie per il pomeriggio. È una sosta necessaria per staccare il pensiero dalle faccende del mestiere. Per goderne fino in fondo è essenziale la location, certo, ma anche (e soprattutto) il cibo: deve essere appetitoso e gustoso, ma light, non eccessivamente pesante per evitare la classica sonnolenza pomeridiana, indotta dal processo digestivo.

In Italia sono circa 18 milioni i lavoratori che mangiano fuori casa in pausa pranzo. Il 20% dispone di una mensa aziendale, il 14% va al ristorante o al bar, mentre il 24% si ferma sul luogo di lavoro. Di questi ultimi, il 66% consuma qualcosa portato da casa. La pausa pranzo dovrebbe fornire circa 600/700 chilocalorie, ovvero circa un terzo del fabbisogno quotidiano di una persona di media corporatura. Si può arrivare a mille chilocalorie nel caso di lavoratori che svolgono mansioni particolarmente probanti dal punto di vista fisico. Secondo alcune recenti ricerche, sono in crescita le pietanze leggere. Insomma, va di moda la pausa pranzo light. Il trend enogastronomico sta voltando le spalle alla tradizione dei lavoratori che prevedeva pranzi corposi, verso delle soluzioni più leggere.

La carne di qualità nel pranzo di lavoro

Biancardi 1950, fornitore di carne di alta qualità, suggerisce pietanze a base di carne in grado di assecondare la nuova idea di pausa pranzo light. Va sfatato infatti il tabù per cui la carne “fa male”: tutt’altro, l’importante è consumarla nelle quantità corrette. Un esempio possono essere le tartare, i piatti di carne cruda da abbinare a verdura fresca e guarnizioni come l’uovo. Possono essere la base per un piatto completo e facilmente digeribile. L’alternativa migliore però è la carne bianca, l’ideale per una pausa pranzo light.

Ad esempio, è sempre consigliato un petto di pollo alla griglia accompagnato da verdure cotte, una soluzione ideale per i pranzi di lavoro: leggera, digeribile, sana. Non sono da abbandonare nemmeno le carni rosse, nonostante si dica il contrario, l’importante è che siano di qualità, prodotte nel rispetto delle normative sanitarie. Qualche fetta di scamone, ad esempio, può essere una buona idea per un pranzo di lavoro da abbinare al solito contorno di verdure e, se possibile, al riso basmati al posto del pane.

Per la tua pausa pranzo light a base di carne bianca, contatta Biancardi 1950, fornitore di carne di qualità.